Orafo inseguito in auto da due rom:
pedoni sfiorati nella folle carambola

Sabato 15 Marzo 2014 di Luca Pozza
La madre, 49 anni, e il figlio di 26
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VICENZA - Volevo rapinare o derubare un rappresentante orafo vicentino, che viaggiava con un campionario di circa 100 mila euro, ma la "vittima" ha notato un’auto sospetta che lo seguiva da tempo e col cellulare ha avvisato il 112, consentendo poi ai carabinieri di arrestarli dopo un inseguimento ad alta velocità, in cui più volte si è sfiorato l’incidente.



A finire nei guai una coppia di nomadi, madre e figlio, che dovranno rispondere di resistenza a pubblico ufficiale: si tratta di Daniela Braidic, 49 anni, nata a Palmanova (Udine) e residente a Mira (Venezia) e Maik Lovacovic, 26 anni, nato a Dolo (Venezia), residente a Udine ma domiciliato a Mira, entrambi gravati da precedenti penali. Dai successivi accertamenti è emerso che il giovane, al volante di una Skoda Yeti, oltre a non avere in regola i documenti di guida, ha il divieto di stare nel comune di Vicenza per 3 anni.



Il fatto è avvenuto ieri nelle strade dell’Alto Vicentino, dove il rappresentante, all’ora di pranzo, si stava dirigendo in un’azienda orafa: dopo aver ricevuto l’allarme i militari hanno organizzato un posto di blocco a Villaverla, che però i due nomadi hanno saltato con una manovra spericolata. A quel punto è iniziato un lungo inseguimento, ad alta velocità, che si è concluso dopo 20 km a Vicenza, dove i due, dopo aver rischiato di investire un paio di pedoni, sono stati bloccati e arrestati.



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Ultimo aggiornamento: 20:30