La guerra delle chat. Google sfida WhatsApp e Yahoo mira a Snapchat

La guerra delle chat. Google sfida WhatsApp e Yahoo mira a Snapchat
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Lunedì 6 Ottobre 2014, 19:30 - Ultimo aggiornamento: 9 Ottobre, 12:23
​Tutti vogliono la chat. O almeno i big della tecnologia, a giudicare dal fermento di notizie delle ultime ore. Prima Yahoo! che punta su Snapchat e investe in MessageMe, poi Google che vuole creare la sua WhatsApp, infine Facebook che ha già fatto da asso pigliatutto acquistando WhatsApp e Instagram e poi lanciando Slingshot e Messenger. Su quest'ultima, in particolare la società di Mark Zuckerberg vorrebbe testare gli scambi di denaro. In un contesto generale in cui gli sms tradizionali crollano e dall'Asia sono spuntati servizi aggressivi.



A dettare la linea sono WhatsApp e Snapchat. La prima, rilevata da Facebook per 19 miliardi di dollari dopo un tentativo di acquisizione da parte di Google, è la regina della messaggeria istantanea con 600 milioni di utenti. A tentare di copiare la sua formula del successo sono in molti.



Tra questi proprio Google: stando alle ultime indiscrezioni, infatti, Big G starebbe testando un servizio simile in India e in altri paesi emergenti, da lanciare agli inizi del 2015 insieme allo smartphone low-cost Android One. Yahoo!, invece, ha appena rilevato la società MessageMe e si prepara a sviluppare un proprio servizio "mobile" di messaggeria istantanea. Oltre ad aver messo gli occhi su Snapchat, l'app di messaggi 'usa e gettà molto popolare tra i giovanissimi, già corteggiata invano da Facebook.



La società di Marissa Mayer che questa estate aveva acquisito a sorpresa Blink - anche questa un'applicazione di messaggi che si auto-cancellano - secondo il Wall Street Journal è particolarmente 'aggressivà dopo aver investito con successo nell'entrata in Borsa di Alibaba. La formula di 'autodistruzionè di Snapchat è stata poi imitata da una serie di app, da Telegram alla giapponese Line, a Slingshot. Quest'ultima è stata lanciata da Facebook, che sta esportando la formula "usa e getta" anche sul social network e su Instagram (dove sta testando 'Bolt', per lo scambio di foto e video che si autoeliminano).



La società di Mark Zuckerberg sarebbe anche un passo oltre rispetto al restante universo delle chat, puntando addirittura ai pagamenti su 'mobilè. Secondo 'rumors', infatti, la sua applicazione Messenger, che consente ai membri del social network di chattare in mobilità e di telefonarsi, a breve potrebbe permettere ai suoi utenti anche di scambiarsi denaro, proprio come si fa con i messaggini. Una piccola grande banca che può contare su oltre un miliardo di clienti.
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